SOGNO AUSTRALIANO

Sydney, Uluru, Melbourne, Adelaide e Kangaroo island.

Partenza il 12/01/2011 – Ritorno il 27/01/2011.

Viaggiatori: 2

Molti viaggi sono sogni e tali rimangono. Altri fortunatamente si concretizzano. Come il nostro. L’Australia ci aveva sempre affascinato. Più di una volta era stata nei nostri progetti, ma per una cosa e l’altra alla fine il viaggio era sempre sfumato. Poi a gennaio scorso la svolta. Siamo riusciti a partire. Il paese è davvero vasto le distanze tra un luogo e l’altro sono davvero considerevoli. Poterlo visitare nella sua interezza impensabile per budget, tempo. Per cui ci siamo detti: Concentriamoci su una parte altrimenti sarà tutta una corsa e finiremo per non vedere niente o meglio tante cose e male. Questo l’itinerario che abbiamo fatto : Sydney –Uluru- Melbourne – Adelaide – Kangaroo Island. Abbiamo volato con la Quantas via Francoforte. Voli interni con la Virgin Blue. A Sydney, capito un attimo come muoverci ci concediamo una lunga passeggiata a piedi e raggiungiamo l’Opera House. Un vero spettacolo sia l’architettura imponente sia la baia circostante. Siamo riusciti a visitare anche una parte degli interni e a sbirciare per poco le prove di un balletto. Poi dopo esserci presi qualcosa da bere in uno dei tanti bar vicini ci siamo seduti sui gradini a guardare lo spettacolo della baia. L’indomani lo dedichiamo alla visita di Bondi Beach. Che raggiungiamo con un bus preso a Circular Quay. Non appena arrivati ci fiondiamo in uno dei tanti negozietti non lontani dalla spiaggia. Acquisto d’obbligo: una crema solare e alcune T-shirt con la scritta Bondi beach, ovviamente.Un altro giorno lo dedichiamo all’esplorazione della città, ad alcuni dei suoi luoghi più belli. Qui sarebbero tantissime le cose da raccontare. Scriverò più avanti un capitolo a parte. Salutata Sydney, un’altra emozione ci attende. Uluru è la nostra prossima meta. Non vediamo l’ora d’incontrare una delle icone dell’Australia. L’impatto visivo è davvero impressionante e i suoi colori al tramonto incredibili. Abbiamo pagato un ticket d’ingresso che ci ha permesso di visitare anche le Kata Tjuta. Un paesaggio davvero ancestrale che ti fa pensare di essere all’origine del mondo. Sul biglietto che permette l’accesso si legge che l’intero parco è terra aborigena e che per tradizione gli Anangu ne sono i possessori. C’è anche l’invito a non scalare Uluru che per loro è un luogo sacro. I biglietto è valido per tre giorni consecutivi e questo ci permette di ritornare più volte. Noi ci siamo fermati a dormire a Yulara. Costoso. Col senno di poi avremmo incluso Alice Springs nel nostro itinerario e pernottato lì. Costo a parte, l’atmosfera  è stata davvero piacevole. La sera, folk singers e canguro alla griglia (lo so che la cosa farà inorridire i vegetariani … ma qui la carne di canguro  si mangia tranquilamente!). Sinceramente non saprei descrivervi il gusto, so solo dirvi che se non si mangia in fretta la carne s’indurisce subito. Avrei potuto assaggiare anche una bistecca di coccodrillo, ma non l’ho fatto. Comunque per chi volesse fermarsi a Yulara le prenotazioni si possono fare tramite questo sito: reservations@ voyages.com.au. Dopo tre giorni nel Red Centre Melbourne ci aspetta. Melbourne è proprio wow wow wow… e si, una meraviglia continua. A noi è piaciuta molto. Federation Square stupisce per i suoi palazzi futuristici e non solo. Molto bella la zona di St.Kilda, il quartiere sul mare pieno di gente intenta o far jogging o a sfrecciare in roller. A Melbourne abbiamo visitato anche lo Zoo, l’acquario, e finalmente la Great Ocean Road, una strada panoramica  che percorre circa 300 km di costa frastagliata. I panorami sono davvero suggestici e lungo il percorso si snocciolano uno dopo l’altro tanti paesini. Le baie, inutile dirlo sono incantevoli. Bells beach lascia senza parole. Che bellezza! Brevi soste a Lorne e a Torquei, regno dei surfisti e poi via verso i dodici apostoli che si trovano verso la fine della G.O.R.. Altra cosa che mi viene in mente: Se si ha voglia di perdersi in un centro commerciale australiano allora Chadstone è l’indirizzo giusto. Un mondo per lo shopping dove si trova di tutto e di più. A confronto i nostri centri commerciali sono negozietti di quartiere! Ultima tappa del viaggio Adelaide, città dove decidiamo di pernottare la notte per visitare l’indomani con auto a noleggio Kangaroo Island. Noi abbiamo ritirato una 4×4 che ci ha consentito di andare per alcuni tratti anche su strade sterrate. Occhio all’assicurazione copri rischi. Da stipulare assolutamente! Consigliamo di prenotare l’auto con largo anticipo. O dall’hotel dove si pernotta o tramite il sito delle varie compagnie. Noi abbiamo contattato la “Budget Rent a Car”. Per una 4×4  si spendono non meno di 170 dollari, australiani ovviamente, al giorno. Lo scontrino è un po’ sbiadito ma si sembra di leggere questa cifra. Ci s’imbarca a Cape Jervis che dista da Adelaide un centinaio di chilometri. L’isola si raggiunge in circa 45 minuti di navigazione. Noi ci siamo fermati un paio di giorni per godercela in tranquillità. Abbiamo acquistato l’Island Pass per le visite ai parchi. Anche qui sarebbe il caso di aprire un capitolo a parte. Tante le cose da raccontare. L’isola conta circa 4000 abitanti. Kingscote  è il centro principale, poi ci sono altre due città minori, Penneshow e American River. La parte nord è quella che offre le spiagge balneabili più  belle. Tantissimi posti belli anche a sud. Mare tempestoso ovunque. Molti  gli animali che si posono vedere: canguri, iguane, leoni marini. Si rientra quindi ad Adelaide, poi di nuovo Sydney per il nostro ritorno in Italia. Adelaide non mi ha entusiasmato particolarmente. Forse perchè si era già un po’ stanchi o forse perchè dopo Sydney e Melbourne non si ha qui un grande impatto. O forse semplici impressioni personali. Per carità è una bella città, ordinata, piena di aree verdi. Sicuramente molto vivibile. La zona di Randle Street è il luogo ideale per un caffè all’aperto. S’incontrano tantissimi locali che qui si danno appuntamento per un drink o pianificare la serata. Almeno così ci hanno raccontato alcuni “aussie boys” in un bar.  Molte le cose che si potrebbero dire. Di sicuro difficili da esternare le emozioni vissute, i tanti paesaggi incontrati e divorati dagli occhi lungo i tanti chilometri percorsi in questo angolo di Terra. Se ci riesco più avanti posterò delle aggiunte. Per  me l’Australia è un Paese che sprigiona un’energia speciale, davvero incredibile, e che consiglio a tutti di visitare almeno una volta nella vita. Ne vale proprio la pena. Io spero di ritornarci presto!

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