PASSEGGIATA ROMANA

Due giorni  a Roma di cui uno dedicato alla scoperta di una città popolare e alternativa.

Maggio 2011

Abbiamo visitato Roma più volte, in più occasioni e in diverse stagioni. Questa volta però decidiamo di vedere una parte insolita della città, meno consueta ma non per questo meno interessante. Quindi non parleremo nè del Colosseo, nè di basiliche arcinote e di quanto superconosciuto possa esserci e descritto in giro da altri prima di noi. Alloggiamo all’Hotel Mediterraneo in via Cavour spendendo 240 a notte colazione inclusa. Noi ci spostiamo con dei nostri cari amici che vivono a Tivoli e che gentilmente si sono proposti per accompagnarci in giro. Se non si ha questa fortuna, assolutamente consigliata un’auto a noleggio anche se il traffico romano è davvero caotico e si finisce spesso per rimanere intrappolati o su una strada sbagliata. O come ci suggeriscono i nostri amici il tram n.19 che attraversa Viale delle Milizie e che permette di raggiungere parte dei luoghi che abbiamo in programma.

La Roma che decidiamo di visitare è quella costruita tra gli anni ’20 e ’40, quella dei nuovi quartieri che ospitarono chi dovette lasciare il centro in seguito alle metamorfosi che la città si apprestava a subire. E’ una Roma d’architetti e d’architetture. Una Roma alternativa. Molte le cose che facciamo e vediamo.

Palazzo delle Poste di Mario Ridolfi in piazza Bologna è uno dei primi edifici che visitiamo. E’ considerato uno dei primi esempi più significativi d’architettura moderna. Montesacro che visitiamo di seguito è un quartiere caratterizzato da scene bucoliche: pezzi d’orto sparsi qua e là, resti di rovine romane, giardini e villini, condomini con cortili interni caratterizzati da angoli di verde. L’aspetto è quello di una “città giardino”, anche se lo spirito iniziale è stato snaturato dalla costruzione di grandi condomini  tirati su nel dopoguerra. L’idea era quella di creare una vera “Garden city”, su modello inglese, che fosse la più grande d’Italia e del mondo.  Altra tappa del nostro tour che segue l’istinto del momento è lo Stadio dei Marmi ornata di sculture di artisti diversi. Siamo in zona Prati della Vittoria e si respira, guardando quello che ci circonda, un’atmosfera anni ‘ 30 e ’40. Considerata l’ora invitiamo a pranzo i nostri amici che cortesemente ci stanno accompagnando al “Mamma Mia”, una trattoria dove gustiamo alcunii piatti della cucina locale senza spendere follie (all’incirca 30 euro a testa). Per la cronaca parte di noi sceglie delle mezze maniche all’ amatriciana, e degli involtini al sugo. Altri  tonnarelli  cacio e pepe e ossobuchi alla romana. Dopo il caffè continuiamo il nostro tour dando un’occhiata prima al Campo Pastor Angelicus  costruito nel 1934 da Ernesto Bruno La Padula, un’architetto che operò anche all’Eur, quartiere che non potevamo non visitare. Il fascino monumentale  di questo luogo che ricalca le atmosfere metafisiche di De Chirico offre grandi architetture e spazi verdi puntellati da musei, negozi di vario genere, ristoranti, abitazioni che i nostri amici ci dicono essere molto ambite per gli aree verdi che servono la zona. la nostra passeggiata prosegue poi per le strade silenziose della Garbatella, un quartiere popolare sorto negli anni ’20. Un posto davvero caratteristico dove impera il barocchetto romano. Ci fermiamo al centro in Piazza Damiano Sauli, dove vediamo raggruppati la scuola, il municipio, la chiesa.

La nostra giornata  volge ormai al termine e anche il nostro breve tour. L’altra nostra giornata romana la dedichiamo ad un tour più classico per rivedere i monumenti che tutti conosciamo. Saluti a tutti da Roma!

 

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